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Gen
21

Europa unita, marketing, crisi odontoiatrica, come uscirne

Fin dalla sa nascita DentalNTT propone il network e l’unificazione degli studi odontoiatrici in strutture più grandi come futuro della professione. Proprio ora che l’Italia e la professione sono in crisi queste sono le soluzioni che si rivelano vincenti. Come Mai? Il perché è presto detto: non si è trattato di una decisione presa consultando la chiromante di turno, ma buon senso (tanto tanto) e leggi economiche applicate.
Per capire quali sono le reali vie d’uscita occorre capire il momento che stiamo vivendo, a livello mondiale, e sopratutto nazionale. É indubbio che l’Italia sia gravata da un debito pubblico tale da condizionare la spesa verso il basso di buona parte dei nostri pazienti al di là di quello che fa la crisi mondiale. La cura non è evitabile, la scelta della soluzione è invece possibile.

La fonte delle previsioni.

Torniamo a quegli anni che abbiamo vissuto prima del 2000 e al loro significato.
Perché sostituire il MEC dove ogni paese ha una moneta propria con l’Europa Unita che funziona con la moneta unica?
La “colpa” di tale scelta è di David Ricardo, economista che vive a cavallo tra il 700 e l’800. Egli si accorge che l’economia, anche quando si tratta di stati, obbedisce alla legge della produttività.

Egli nota come sia conveniente produrre ciò che riesce meglio perché il fattore centrale che muove l’economia è il tempo di produzione. La giustificazione dell’unione europea circa la sua convenienza è stata quella della “liberalizzazione del mercato” in modo che ogni paese potesse produrre ciò che veramente sapeva fare bene. Sarebbe convenuto a tutti, ed era urgente farlo sopratutto per rispondere al realizzarsi del WTO (1994) che aveva reso attiva questa legge a livello mondiale.
Detto fatto.

L’impatto della globalizzazione e della UE sulla crisi italiana

Non è questo il luogo per trattare le cause remote della crisi. Tuttavia possiamo renderci contro delle cause prossime ponendoci questa domanda

Cosa è sottinteso nell’adozione della produttività nell’unione europea?

Ci sono fattori espliciti che si sono realizzati
1. Si possono effettuare gli scambi (abbattimento delle barriere doganali)
2. Gli scambi siano liberi da ogni difficoltà ( moneta unica)
3. I titoli di studio sono riconosciuti da ogni stato (riconoscimento reciproco dei titoli di studio)

Ma ci sono anche fattori sottintesi che mettono in difficoltà l’economia italiana e l’odontoiatria in particolare.
4. Uno scambio è equo nel rapporto qualità-prezzo quando il costo della vita tra il primo ed il secondo paese non è troppo diverso.
5. I prodotti vanno venduti in un paese straniero, con lingua diversa e quindi i prodotti vanno venduti senza quel meccanismo di diffusione naturale del prodotto chiamato “passaparola”.
– di conseguenza è necessaria una struttura di marketing
– la dimensione dell’azienda deve essere sufficiente grande per sostenere una struttura di marketing
– l’azienda (e il titolare) deve avere la competenza per sostenere una struttura di marketing
….
Ci fermiamo qui anche se ci sono moltissimi altri effetti “dormienti”. Ci fermiamo qui perché riconosciamo già i problemi delle nostra aziende tanto Italiane in genere quanto sanitarie in particolare.

I pazienti possono andare all’estero, le aziende sanitarie estere possono venire ad investire in Italia, da quest’anno anche i medici stranieri possono venire ad esercitare in Italia, prima per aprire uno studio bastava il passaparola ora occorre quel marketing che non siamo organizzati a fare, non conosciamo nei suoi effetti, marketing con un costo che le nostre piccole strutture non si possono permettere.

Ecco qui il come mai fin dall’inizio DentalNTT ha proposto la strada dell’ampliamento degli studi e del Network.
É una situazione transitoria destinata a cambiare nel giro di poco tempo?

La soluzione

Decisamente no. Non resta che muoversi sull’onda organizzandoci in network di studi che si aiutano e completano a vicenda, in grado di miscelare sapientemente qualità ( sempre necessaria), passaparola (“gratuito” ) e marketing ( che ha un costo). Pronti ad ampliarci od associarci quando serve. Come fare?

Lo strumento si chiama appunto Network, inteso come rete di aziende spesso di piccole aziende in grado di mettere in comune alcuni processi di crescita e programmi.

Network in grado sviluppare conoscenze comuni, formazione, protocolli di elezione, di favorire il reciproco progresso, di identificare materiali di elezione, di selezionare fornitori migliori.

Network in grado di garantire la qualità di ogni singolo studio, attraverso controlli di terza parte come lo è quella del personale qualificato dei certificatori l’ISO 9001 o controlli effettuati direttamente da personale interno presso i singoli soci.

Network in grado di confrontare i risultati che ottiene, sia dal punto di vista clinico come organizzativo o finanziario

Network con un obbiettivo comune la qualità la qualità possibile e reale, la qualità che il paziente desidera e che viene rilevata in continuazione tramite rilevazione costante dei dati e con ricerche speciali effettuate assieme soggetti qualificati (università).

Network che ha cura dell’amicizia e dalla comunicazione verso i nostri dipendenti, verso i fornitori e quanti altri collaborano alla nostra professione.

Network che risolve insieme i problemi che il singolo non può arrivare a risolvere, come il marketing. Pronti ad ampliarci od associarci quando serve.

Piccole persone che insieme generano una grande realtà.

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